BIOGRAFIA
Annamaria Sapienza insegna Storia del Teatro e dello Spettacolo e Teatro di Animazione presso l’Università degli Studi di Salerno. È autrice di La tecnologia nella sperimentazione teatrale degli anni Ottanta: tre esempi (Napoli, Giannini, 1992); La parodia dell’opera lirica a Napoli nell’Ottocento (Napoli, Guida, 1998); Bibliografia critica di Achille Mango (Grottaminarda, DeltaTre, 2004); Il segno e il suono. La gatta Cenerentola di Roberto De Simone (Napoli, Guida, 2006). Per la Liguori ha curato (con Rosa Giulio e Donato Salvatore) il volume Macramè. Studi sulla letteratura e le arti (2010), in cui ha pubblicato Teatro del testo e teatro dell’attore a Napoli negli anni Cinquanta e Majakovskij; e (con Alfonso Amendola) Vladimir Majakovskij. Visione ed eversione di un’opera totale (2012), dove ha pubblicato Majakovskij e il teatro. Dal balagan a Mejerchol’d. asapienza@unisa.it
Renato Carpentieri, attore, autore, regista, svolge a Napoli attività di organizzazione e promozione culturale, teatrale e cinematografica tra gli anni Sessanta e Settanta, partecipando a seminari con il Living Theatre e collaborando a riviste di poesia («Uomini e Idee» e «Continuum»). Dal 1975 si dedica al teatro: socio fondatore del Teatro dei Mutamenti, è autore di numerosi testi e adattamenti. Si ricordano tra gli altri Berlindada (1978), Negli spazi oltre la luna (1983), Resurrezione (1989), L’acquisto dell’ottone, (1990), Ciuccio Pulcinella ovvero Pulcinella e l’imperatore (1991), Molto rumore per nulla (1994). Dal 1995 é direttore artistico di Libera Scena Ensemble con la quale produce tredici edizioni della rassegna Museum, laboratori e spettacoli quali La nascita del teatro (1997) e Don Fausto (1997). Con il Teatro Stabile di Napoli produce due cicli su Pulcinella (dal 2004 al 2006) e La Tabernaria (2005). Al lavoro teatrale unisce l’esperienza della recitazione televisive e cinematografica, partecipando a diverse produzione tra cui Porte aperte di Gianni Amelio, Puerto Escondido di Gabriele Salvatores, Caro diario di Nanni Moretti, Noi credevamo di Mario Martone.