ABSTRACT
The article represents the first attempt to systematise Claudia Castellucci's complex artistic career in the field of dance. In particular of the historical and theoretical aspects that concern, from 1989 to the present, the Cesena artist's projects around the notions of school, dance and choreographic composition. Through the comparison and analysis of published and unpublished texts, which comprehensively gives a rich set of documentary references, the authors address the two main polarities of Castellucci's artistic activity, the pedagogical one and the more properly productive one, focusing especially on the period of the Mòra School. A picture of strong theoretical intensity emerges. If, on the one hand, choreographic art and thought on movement tend to converge towards the key concepts of time and rhythm, on the other hand, school and behaviour tend to define, for its participants, not only and primarily a basic technical condition, but also an existential horizon, a subtle politics of resistance.
BIOGRAFIA
Fabio Acca è curatore, critico e studioso di arti performative. Dal 2001 al 2022 ha svolto attività didattica e di ricerca presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo (poi delle Arti) dell'Università di Bologna. Dal 2022 è ricercatore presso il dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università di Torino, dove insegna Teatro sociale. Ha pubblicato articoli, saggi, curatele e monografie, in un orizzonte di interessi centrato soprattutto sugli aspetti storici del Nuovo Teatro e della Nuova Danza in Italia. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Fare Artaud. Il Teatro della Crudeltà in Italia 1935-1970 (Editoria & Spettacolo, 2019); Scena anfibia e pratiche coreografiche del presente (in "Culture Teatrali", n. 30, 2021).
Lucia Amara dopo la laurea in Lettere Classiche a Firenze e poi al DAMS di Bologna, ha svolto un dottorato in collaborazione con Paris VII e un programma post-dottorale a l'Ecole des Hautes Etudes a Parigi con la direzione di Georges Didi-Huberman. La sua ricerca si focalizza sulla vocalità, sui linguaggi performativi e su alcune forme irregolari dei linguaggi letterari, in un percorso costante tra teoria e pratica. Tra le ultime pubblicazioni: Utopie Vocali (Mimesis, 2015); Teatro Infantile. L’arte scenica davanti agli occhi di un bambino, con Chiara Guidi (Sossella, 2019). Ha insegnato Teoria e Pratica della Performance presso la Libera Università di Bolzano e insegna Arte Drastica presso la Scuola Conia, fondata a Cesena da Claudia Castellucci.